sabato 11 novembre 2017

"Sai, quello che fa sparire la prigione é un affetto profondo, autentico"


"Non sempre si riesce a dire cos'è che ci rinchiude, che ci mura, che sembra seppellirci, eppure si avvertono non so quali sbarre, quali grate - quali mura.
Sai? quello che fa sparire la prigione è un affetto profondo, autentico. Essere amici, essere fratelli, volersi bene spalanca la prigione grazie a una potenza suprema, a un potentissimo incantesimo. Chi questo non ce l'ha resta nella morte. Invece là dove rinasce la simpatia rinasce la vita."
[Lettera al fratello Theo.Cuesmes. Giugno 1880]


Ieri sera, Venerdì 10 Novembre, abbiamo avuto il piacere di essere ospitati in HANDS, di Manuela Veronesi.  Manuela era stanchissima, eppure tutto era pronto alla perfezione per ricevere noi, e il pubblico di Sinceramente tuo, Vincent.

Grazie a Manuele, la ringrazio personalmente perchè un giorno mi disse: " Stefano, ti devo incastrare un'altra volta... "Vorrei facessi una Lettura Incompleta, qui in Hands, su Van Gogh, anche in concomitanza con la mostra in basilica".

e ancora una volta ... come dire di no a Manuela, quell'energia che da e prende in corrente continua da ogni forma d'arte, e da ogni buona persona che per il suo cammino incontra.

Nello studiare le lettere che Vincent ha scritto soprattutto al fratello Theo, ho conosciuto un uomo. Un uomo SOLO. E questa conoscenza mi ha fatto crescere, come persona e come osservatore; osservatore della sua opera, osservatore della natura e del paesaggio fuori dalla finestra e nell'angolo de soggiorno di casa mia; mi ha fatto crescere come osservatore delle solitudini.
Soprattutto, mi ha fatto crescere come osservatore delle NON-solitudini.

Quindi questo post, Incompleto - come sempre, come un po' tutto - é a ringraziare Manuela, e Alessia Bianchi. Tanto, Alessia Bianchi. Bravissima, lei.
E poi, soprattutto per la il suo messaggio mezz'ora prima dello spettacolo: "allora, sto mangiando il panino e carico l'arpa in macchina. Mi faccio accompagnare... mhh... ehhh... in realtá non so perché ti ho telefonato e non so cosa volevo dirti !". Ecco vedi ? Una telefonata senza saper che dire è, come dico sempre, un regalo.
Io ho sorriso da, solo ma NON-solo, in macchina mentre guidavo verso Hands.

E ho pensato, che la vera liberazione sta nell'incontrare le persone giuste !
E ho ringraziato chicchessia, per la mia NON-solitudine.

(scusate i toni del post... Vincent ti entra un po' dentro, e si sistema fra le pieghe dello stomaco, come riflessi di luce fra spesse pennellate di giallo cromo... poi ci vuole un po', a non veder piú il mondo cosí come lui, con grandi gesti curvi piente di tanta tanta tanta roba,e qualche corvo !).

Bellissima, Emotiva e Magica serata. Alla prossima Lettura Incompleta! Hasta siempre!

sinceramente vostro,
S.P.
















Nessun commento:

Posta un commento